LG

Lg Q6, la nostra recensione completa!

Grazie ad LG ho avuto la possibilità di provare questo LG Q6, uno smartphone che fa del display la chiave di volta. Basterà un buon lato visivo a colmare le lacune dello smartphone? Scopriamolo insieme!

LG Q6

Confezione di vendita

Il sample di prova inviatomi è privo di scatola ufficiale ma ho ricevuto interamente il materiale in essa contenuto: all’interno ho trovato ovviamente lo smartphone, il cavo usb-microusb, l’alimentatore da 1.2 A e le cuffiette. Primo appunto da fare ad LG è sull’alimentatore (solo 1.2 A, ricarica il telefono molto lentamente data la batteria da 3000 mAh) e sulla qualità delle cuffiette (scarsa, meglio non metterle a sto punto).

Materiali, design e touch-and-feel

Esteticamente mi piace sia davanti che di lato, un po’ meno il retro in plastica. Anteriormente è molto bello il grande display “alla G6” che, grazie al fatto di essere da 5.5 pollici con cornici sottilissime, permette al device di essere comodissimo ed utilizzabile con una sola mano. Frame laterale in metallo e retro, come detto, in plastica. L’unica scelta che non condivido è proprio il retro: la plastica, pur dopo pochi giorni d’utilizzo, si riga facilmente e non restituisce la sensazione di device premium come, per quanto costa, dovrebbe.

Viste le cornici anteriori ridotte, i tasti sono a display e i sensori di luminosità e prossimità, assieme alla fotocamera ed alla capsula auricolare, sono posti in alto.

Ai lati, sopra troviamo il secondo microfono, sul lato destro il tasto accensione/spegnimento, nel lato inferiore troviamo il primo microfono e l’ingresso micro-usb mentre sul lato sinistro troviamo il bilancere del volume e il carrellino per la nano sim e la microSD. Posteriormente, in una posizione particolarmente infelice in quanto si va a tappare appoggiando lo smartphone su di un piano, lo speaker.

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Display

Assolutamente la parte migliore di questo LG Q6: pannello IPS da 5.5 pollici FullHD (439 PPI, 450 NIT) con rapporto 18:9 ben leggibile sotto luce diretta del sole e abbastanza oleofobico. I colori sono ben tarati e, se non dovessero risultare ottimali, sono comunque tarabili a piacimento. Molto bene la luminosità e i contrasti.

Processore e memoria

Uno dei lati negativi è proprio il processore: all’interno troviamo il Qualcomm Snapdragon 435, un octa-core basato su Cortex-A53, con GPU Adreno 505. Lato negativo non tanto per il processore che, nonostante tutto, non va malissimo ma per il senso dello smartphone. Con un processore più prestante, ad esempio lo SD 625, il device avrebbe assunto maggior appetibilità nel panorama degli smartphone appartenenti alla fascia media. Così facendo LG si è data la zappa sui piedi. Finalmente abbandonati i 16GB di memoria interna per passare ai 32GB di memoria interna (22GB effettivi, espandibili fino a 2T) e a 3GB di RAM LPDDR3.

Fotocamera

Onestamente mi ha sorpreso. Come visibile nelle foto scattate, con buona luce il sensore posteriore da 13MP (apertura f/2.2 e sensore da 1/3” con pixel da 1.12μm) scatta buone foto con un buon livello di dettaglio. Meno bene con il calar del sole ma comunque, a mio avviso, accettabili (ricordandosi sempre la fascia di prezzo). Così così anteriormente: il sensore da 5 megapixel non fa miracoli e si vede subito. Interessante comunque la possibilità di scegliere l’angolo d’apertura del sensore anteriore per selfie in gruppo (82° standard, 100° con il grandangolo).

Così così i video: la registrazione arriva a massimo Full HD (1920×1080 pixel) a 30fps sia anteriormente che posteriormente.

Batteria

Piuttosto grande, in rapporto alla dimensioni del dispositivo: i 3000 mAh però sono sufficienti soltanto se non si “esagera” con l’utilizzo altrimenti ci si ritroverà ben presto con il caricabatteria collegato.

Nelle mie giornate d’utilizzo standard comunque non ho avuto grossi problemi ad arrivare a sera con percentuali vicine al 15%.

 

Software

L’interfaccia è quella classica di LG. Il software è piuttosto aggiornato: il Q6 infatti ha a bordo Android 7.1.1 ma le  patch sono ancora ferme a luglio 2017. Mi piace molto la personalizzazione di LG soprattutto per ciò che riguarda i tasti: è possibile scegliere come e devo immettere i tre classici tasti (back, home e multitasking) e i due “extra” (tasto down per far scendere la tendina delle notifiche e il tasto “capture” per uno screenshot rapido). Oltre a queste piccole modifiche, è possibile impostare un drawer o “spalmare” le app su diverse pagine a scorrimento.

Conclusioni

Al prezzo di vendita ufficiale, al momento della presentazione, lo sconforto era grande: 349€ al lancio scesi velocemente intorno a 299€ (sconto di 50€ da parte di LG) che, considerando gli aspetti positivi possono essere il giusto prezzo. A questo prezzo però ancora ci sono troppe alternative che, non solo scheda tecnica alla mano, danno lunghezze a questo LG. Nonostante ciò nell’uso quotidiano non delude e si può dire, senza essere presi per matti, che con SD 625 poteva essere il punto di riferimento per la categoria degli smartphone con miglior mix maneggevolezza/potenza.

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