Honor 6C

Honor 6C, la nostra recensione completa!

Honor, costola della multinazionale Huawei, ha lanciato sul mercato un nuovo smartphone destinato alla fascia media/medio-bassa con prestazioni comunque più che soddisfacenti. Andiamo quindi a vedere meglio questo Honor 6C nella nostra recensione completa!

Honor 6C

Confezione e contenuto

La confezione è in semplice cartone con il classico azzurro “Tiffany”, tipico di molte confezione della casa cinese Honor. Al suo interno, cavetto bianco classico di Huawei, alimentatore 5V 1A che riesce a caricare la batteria in circa 2h/2h30min, pin per il carrellino delle due nano sim o sim+MicroSD e manualistica varia. Non vi sono, almeno nella confezione dedicata alla stampa, le cuffie.

Materiali, design e touch-and-feel

Il device è realizzato interamente (con solamente due eccezioni in plastica per le bande) in alluminio. Al tatto è gradevole e, grazie alle dimensioni contenute, ottimo nell’uso quotidiano.

Gradevole, sia al tatto che per una maggior maneggevolezza, il vetro 2.5 D anteriore in cui sono presenti la fotocamera anteriore, la capsula auricolare, i sensori di luminosità e prossimità e il logo dell’azienda. Ai lati, il sinitro ospita il carrellino per le due nano sim o in alternativa nano sim + microSD, il lato destro bilanciere del volume e tasto accensione/spegnimento, lato superiore con jack da 3.5 mm e secondo microfono e lato inferiore con micro-USB, primo microfono e altoparlante.

Posteriormente, posta centralmente, troviamo la fotocamera posteriore con a fianco il singolo flash led e, poco sotto, il lettore di impronte.

Display

Qui casca un po’ l’asino. Il display è un pannello da 5 pollici qualitativamente discreto come colori ma con definizione solamente HD e con angoli di visione non particolarmente ampi. Il 6C, sia in pieno giorno con luce diretta sia alla sera, risulta leggibile senza problemi ma, anche ad una piccola rotazione dall’angolo ottimale di visione, vira molto (sul nero e sui colori scuri) verso il grigio.

Dopo il lato negativo, quello positivo: è difficilissimo da sporcare con ditate! Il trattamento oleofobico del display è eccezionale e, grazie ad esso, non sarà sempre obbligatorio pulirlo prima di poterlo utilizzare.

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Processore e memoria

Il processore è lo Snapdragon 435, un octa-core a 1.4 GHz con GPU Adreno 505  con 3GB di RAM e 32GB di memoria interna. Il processore in questione, seppur non appartenga alla fascia media, garantisce un buon compromesso tra consumi e prestazioni.

Il dispositivo, seppur “appesantito” dalla EMUI, gira molto bene anche grazie ai 3GB di RAM. La memoria interna è da 32GB ancora espandibili tramite microSD.

Batteria

Come specificato in altre recensioni da me realizzate, la batteria, per me, corrisponde ad un componente molto importante all’interno di uno smartphone. In questo Honor 6C è da 3020 mAh, un quantitativo che, almeno “a numeri”, dovrebbe essere sufficiente per coprire la giornata. Nella giornata messa sotto la lente di ingrandimento, la batteria ha risposto “presente” all’appello: a fine giornata, infatti, ho realizzato un totale di 5h 30 min di display attivo, dato piuttosto interessante soprattutto per la fascia di mercato a cui appartiene questo 6C. La scarica della batteria è stata piuttosto costante, con picchi più alti (ovviamente) durante l’utilizzo su rete dati.

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Software

A bordo dello smartphone, come su tutti i Huawei e Honor, è presente la EMUI. Il software è curato, ha alcune features interessanti (registrazione dello schermo su tutte) e altre che, come il sottodimensionamento dello schermo, aiutano l’utente ad utilizzare lo smartphone anche con una sola mano. Ottima anche la possibilità di creare app cloni per utilizzare contemporaneamente, data la possibilità del dual-sim, di due account di WhatsApp, ad esempio. Oltre a ciò, sempre in funzione di questa divisione tra sim, è possibile impostare due diverse suonerie relative alla sim 1 e alla sim 2.

Come per moltissimi smartphone di questa fascia, la versione di Android è aggiornata a Marshmallow (6.0) con la versione 4.1 dell’interfaccia proprietaria.

Maluccio invece il discorso sicurezza: il livello patch di sicurezza Android è infatti fermo al 1° marzo 2017.

Fotocamera

Assolutamente fiore all’occhiello di questo smartphone: il sensore al posteriore è da 13 megapixel con apertura focale massima f2.2 . Tra i pregi, indubbiamente la messa a fuoco piuttosto rapida ed anche la rapidità di scatto.

Con buona luce le foto vengono piuttosto bene, ben definite e ricche di dettaglio. Al contrario, con poca luce, il livello di dettaglio cala e il rumore aumenta proporzionalmente.

Discreta anche la fotocamera frontale da soli 5 megapixel per foto al volo e “da social”.

Discorso video così così: mentre al posteriore i video sono sufficienti, anteriormente la qualità è inferiore. Inoltre, sia al posteriore che anteriormente la mancanza della stabilizzazione ottica si fa sentire tutta.

Conclusioni

Lo smartphone in questione si pone in una fascia di mercato veramente molto molto agguerrita. Il prezzo di listino è di 229€, oggettivamente troppo alto per ciò che lo smartphone restituisce a livello prestazionale. A questo prezzo, infatti, esistono alternative decisamente migliori che mettono, sul piatto della bilancia, prestazioni e rese sicuramente maggiori. Al momento, attraverso vari rivenditori, è possibile risparmiare qualche decina di € ma non è ancora sufficiente per rendere lo smartphone una valida alternativa.

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