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Google: brevetto di un prodotto composito, due unità autonome, un solo prodotto

Google da sempre ha cercato di portare un passo più avanti rispetto agli altri. A questo proposito, sembra prospettarsi l’arrivo di un nuovo prodotto del marchio, del quale è stato depositato il brevetto. L’idea progettuale potrebbe essere un’ ottima svolta per diversificarsi dai suoi competitors. Il progetto riguarda un device formato da due diversi display che possono essere uniti tra di loro formando un unico prodotto.

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I due schermi potranno essere divisi e a sua volta risulteranno utilizzabili come due device autonomi. Cosi infatti sembra aver scritto Google al momento del deposito dei brevetti. In particolare è stato specificato che:

 ”Google wrote in the patent filing, applications and other software may be instantiated as shared instance or separate instances, giving the user of each device ultimate flexibility in device operation and content consumption.” 

Google sembra accennare qualcosa anche per quanto riguarda il funzionamento del device una volta unito. Infatti quest’ ultimo nel momento in cui verrà ricomposto subirà un aumento prestazionale dato dalla sinergia dei due display, formando un prodotto molto più prestante e resistente della sua modalità separata. Ma vediamo cosa riportano i documenti:

“When physically coupled together in a first mode of operation, the display housings may be arranged as a single portable electronic device such as a clamshell laptop. In this mode, the system is configured to share computing power and other resources among the two housings, providing a more powerful and robust device than when the housings are separated.”

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Dire che tale tecnologia non sia mai stata vista, non è proprio vero. Infatti a grandi linee l’idea potrebbe essere molto simile a quella dello Yogabook di Lenovo, che anch’esso presentava una tecnologia volta a rendere la “tastiera” una base touch su cui poter effettuare altre operazioni. Questo però presentava comunque delle limitazioni infatti, la parte inferiore dello Yogabook poteva essere utilizzata o come una tastiera touch retroilluminata oppure come un semplice piano da disegno o di scrittura a mano. Non solo anche lo smartphone ZTE AXON M infatti utilizzava una tecnologia a due schermi, anche se non divisibili che in parte sembra essere alquanto somigliate al progetto descritto.