Approvata l’abolizione del roaming UE

Approvata l’abolizione del roaming UE

Proprio in queste ore gli Stati Membri dell’UE hanno approvato la proposta di abolizione del roaming negli Stati dell’Unione Europea, formulata da una speciale commissione. L’obiettivo è quello di eliminare i rincari per il roaming entro il 2017. Nelle prossime settimane inizieranno le contrattazioni con gli operatori mobili, per rendere effettiva questa proposta.

Il vice presidente del Mercato Unico Digitale, Andrus Ansip, ha dichiarato che, grazie a questa direttiva, saranno tutelati gli interessi di tutti i cittadini europei, che utilizzano internet mobile, non solo nel proprio Paese di residenza, ma anche in viaggio in un altro paese dell’UE. Inoltre, l’abolizione del roaming europeo, renderà possibile l’utilizzo delle più vantaggiose offerte nazionali, evitando l’acquisto di offerte, che spesso hanno un alto divario tra prezzo e contenuti.

L’idea alla base della proposta è il “roam like at home”, ovvero “viaggia come se fossi a casa”, intendendo l’aspetto dell’utilizzo di dati mobili, SMS e chiamate, allo stesso prezzo rispetto al Paese di residenza.

L’idea era nata nel 2015 e l’obiettivo era arrivare ad adottare regole in merito, entro il 15 dicembre 2016, quindi i tempi sono stati rispettati.
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Il contenuto della proposta sull’abolizione del roaming

Se tutto andrà come previsto, dopo il 2017, sarà finalmente abolito il roaming europeo. I consumatori potranno usufruire dell’offerta nazionale, all’estero, per un periodo di massimo 4 mesi, per evitare abusi dell’utilizzo del roaming. Infatti non sarà possibile utilizzare SIM e offerte estere, vivendo stabilmente in Italia, oltre i 4 mesi, senza pagare costi aggiuntivi.

Nel caso in cui il consumatore abbia raggiunto il limite dei 4 mesi, l’operatore avrà l’obbligo di avvertirlo con un messaggio. Se, entro 14 ulteriori giorni, non sarà tornato nel Paese di residenza, gli verranno applicati ulteriori costi. Questi costi dovrebbero essere però molto più bassi rispetto alle attuali tariffe di roaming.

Gli operatori di un Paese potrebbero dover verificare che il cliente abbia una residenza fissa o sia stabile  in quello stesso Stato, prima di consentire il “roam like at home”.

Vi terremo informati sull’evolversi di questa proposta, quindi seguiteci anche sui social, per avere aggiornamenti veloci.

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