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Se il nucleo della Terra è cosi caldo perché non fonde?

Quella che potrebbe sembrare una domanda scontata, ha in realtà impegnato intere generazioni di scienziati. Il nucleo della Terra è un blocco di ferro grande quanto Plutone ed ha quasi la stessa temperatura della superficie solare. Ma allora com’è possibile che non fonda? Forse un gruppo di scienziati svedesi ha svelato il mistero.

Ma facciamo una piccola premessa; in un blocco di ferro solido gli atomi sono disposti secondo un preciso reticolo cristallino. Alle condizioni standard di temperatura e pressione assume una forma “cubica a corpo centrato” (BBC). Tuttavia, com’è facile immaginare, al centro della terra la pressione è estremamente alta: 3.5 milioni di volte maggiore rispetto a quella in superficie.

Un nucleo che sembra un mazzo di carte

A causa di quanto detto, gli scienziati credevano che a questa temperatura un reticolo cristallino cubico non potesse esistere. Tuttavia, grazie ad uno studio pubblicato nel febbraio di quest’anno, hanno dovuto cambiare idea! Attraverso un potente computer hanno analizzato un grande quantitativo di dati raccolti tre anni prima al Livermore Lawrence National Laboratory in California. I risultati hanno dimostrato che in realtà la forma del reticolo di ferro è proprio cubica; inizialmente gli scienziati pensavano di aver sbagliato qualcosa ma non è cosi. A causa dell’elevata temperatura e pressione infatti gli atomi si muovono così velocemente che non riescono a staccarsi l’un l’altro; l’unico movimento possibile permette loro di “scambiarsi” le posizioni ma mantiene intatto il reticolo cristallino.

Fine del mistero

“Lo scorrimento di questi piani” – ha commentato il co-autore dello studio – “è come mischiare un mazzo di carte. Sebbene queste cambino posizione, un mazzo resta un mazzo”. Oltre a chiarire perché il nucleo della Terra è solido, lo studio chiarisce anche perché le onde sismiche si propaghino più velocemente tra i poli che attraverso l’equatore. Questo piccolo passo compiuto dai ricercatori svedesi si aggiunge a quanto già conoscevamo, completando il quadro. Un passo avanti per la scienza!

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