È di questi giorni la notizia della scoperta di un esopianeta a dir poco particolare. Secondo i ricercatori, questo sarebbe in possesso di un’atmosfera contenente alti livelli di elio ed idrogeno, portando inoltre una forte firma della presenza di acqua in essa.
Il pianeta in questione si chiama HAT-P-26b ed appartiene al sistema di una stella di età doppia rispetto al Sole.
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I ricercatori dell’University of Maryland, insieme a NASA, hanno descritto il pianeta come un “Nettuno caldo”, vista la somiglianza col nostro gigante ghiacciato e la vicinanza alla propria stella.
È possibile trovare acqua sulla superficie del pianeta?
Secondo i ricercatori, HAT-P-26b non mostra segni inequivocabili della presenza di acqua al suo interno, non sembrerebbe per cui trattarsi di un mondo oceanico. Tuttavia, la presenza di acqua nella sua atmosfera è stata accertata, con una percentuale mai riscontrata prima in alcun esopianeta di dimensioni simili.
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Le nuvole osservate appaiono comunque ben diverse da quelle a cui siamo abituati. Queste sembrano infatti composte perlopiù da solfato di sodio, piuttosto che da vapore acqueo; il colore, inoltre, è di un particolare grigiastro.
Cosa lo differenzia dal nostro Nettuno?
In primo luogo, i ricercatori hanno ipotizzato che HAT-P-26b si sia formato vicino alla propria stella, a differenza di Nettuno, il quale si trova relegato ai margini del sistema solare.
Un’altra deviazione dallo standard di questi giganti la possiamo trovare nella metallicità dell’esopianeta – ovvero in che percentuale il pianeta è composto da elementi pesanti.
Mentre corpi come il nostro gigante ghiacciato presentano una metallicità 100 volte maggiore rispetto a quella del Sole, l’esopianeta in questione è solamente 4,8 volte più metallico della propria stella.
Nel sistema solare questa caratteristica è riscontrabile soltanto in Giove, la cui metallicità si aggira tra le 2 e le 5 volte quella del Sole.
Fonte: eurekalert.org
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