In un periodo in cui varie missioni verso Marte vengono programmate, diamo uno sguardo al passato di questo pianeta.
Il nostro vicino, freddo e inadatto alla sopravvivenza dell’uomo, non è sempre stato un mondo così ostile.
Secondo recenti studi, circa 3,7 miliardi di anni fa il pianeta rosso avrebbe visto gli effetti di abbondanti piogge sulla propria superficie.
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Grazie alla presenza di un’atmosfera, poi persa col passare del tempo, sarebbe stato possibile osservare fenomeni atmosferici di questo tipo su Marte. Basandosi su evidenze geologiche, gli scienziati sono fiduciosi riguardo alla caduta di piogge sull’antico Marte.
Tuttavia, Robert Craddock (Smithsonian Institution) e Ralph Lorenz (Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory) si sono interrogati sull’impatto di questi fenomeni.
Intensità delle piogge su Marte
Quando si parla di pioggia, sono principalmente due le forze da tenere in considerazione: gravità (verso il basso) e la spinta dell’aria (verso l’alto).
Un’atmosfera più spessa, ad esempio, produrrà piogge lente e con gocce piccole.
In base a queste affermazioni, i due ricercatori hanno calcolato:
- dimensione massima di una goccia di pioggia;
- velocità d’impatto col suolo;
- intensità della pioggia, in un range di pressione atmosferica da 0.5 a 10 bar (1 bar = pressione atmosferica terrestre).
Craddock e Lorenz hanno quindi stimato una pressione atmosferica iniziale di 4 bar, con piogge di intensità troppo lieve per erodere il terreno.
Intensità sempre maggiore con la perdita dell’atmosfera
Dalle condizioni iniziali, la pressione atmosferica è andata via via diminuendo, con la graduale dissoluzione della stessa atmosfera.
Nel corso dei millenni, l’intensità della pioggia è andata invece aumentando, con il raggiungimento di 0.5 bar, quando l’atmosfera sarebbe collassata.
Secondo gli studi, è proprio in quest’ultimo periodo che si sono registrate le piogge più intense, in grado di formare le reti di cunicoli ancora presenti su Marte.
Le osservazioni dei due ricercatori sono state confermate dai dati riguardanti questi fenomeni di erosione.
Queste reti si sarebbero dunque formate circa 3,7 miliardi di anni fa, proprio quando l’atmosfera del pianeta si avviava verso la dissoluzione.
Proprio in questo periodo le piogge marziane raggiunsero la loro maggiore intensità, spiegando la nascita di tali cunicoli.
Fonte: skyandtelescope
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