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La Luna potrebbe essersi formata da lune più piccole

Un recente studio, pubblicato sul Nature Geoscience questa settimana, propone un’ipotesi alternativa riguardo la storia della Luna.

Il nostro satellite non sarebbe semplicemente una grande roccia, bensì l’insieme di una ventina di piccole lune. Queste si sarebbero formate in seguito ad una serie di impatti, i quali avrebbero staccato dalla Terra della materia.

L’unione di questi agglomerati di detriti terrestri avrebbero quindi formato la nostra Luna.

Secondo quanto riportato dal Washington Post, gli studi degli scienziati del Weizmann Institute of Science di Israele rappresentano un grande punto di partenza dal modello precedentemente adottato.

 

Alternativa al “Modello del grande impatto”

Il Modello del grande impatto è, finora, quello adottato dalla comunità scientifica.

La Terra si sarebbe formata dopo lo smembramento del protopianeta Theia (4.4 miliardi di anni fa), mentre i detriti rilasciati nello spazio circostante hanno dato vita alla Luna.

Questa teoria sta però perdendo credibilità negli ultimi anni.

Gli studi dei campioni del suolo lunare, recuperati dalle missioni Apollo, hanno evidenziato significative somiglianze con la composizione chimica della Terra.

Inoltre questi campioni hanno portato l’età della Luna a circa 4.51 miliardi di anni.

“Il nostro modello ipotizza che la Terra primordiale avesse diverse lune, formatesi in seguito a diverse collisioni con il nostro pianeta. Le piccole lune potrebbero essere state espulse in seguito, oppure potrebbero aver colliso con la Terra o con lune più grandi.”

 

Teoria delle piccole lune

La teoria in questione è in circolazione già dagli anni ’80, ma il gruppo di Peters è stato il primo a creare un modello funzionante, realizzando le 1000 simulazioni necessarie per dimostrarlo possibile.

“Con 20 lune, ci saranno voluti circa 100 milioni di anni per fomare il nostro satellite”

Lo studio non dimostra comunque le modalità di formazione di una singola super-luna. Inoltre non viene spiegata l’inclinazione degli assi terrestri.

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Cina in prima linea per lo studio del lato oscuro della Luna

Ulteriori campioni lunari potrebbero aiutare a perfezionare questa teoria.

Aspettiamo quindi che la Cina inizi l’esplorazione del lato oscuro della Luna, prevista per il prossimo anno.

 

 

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