Entro fine 2016 le motivazioni delle esplosioni di Note 7

Sono passati oltre due mesi da quando Samsung ha ufficialmente “staccato la spina” al suo phablet Galaxy Note 7. Una situazione che l’azienda, nemmeno nella peggiore delle ipotesi, avrebbe immaginato quando sono avvenuti i primi episodi di terminali esplosi.

Note 7

Dal giorno stesso in cui è avvenuto il ritiro dal mercato, l’azienda Coreana ha rassicurato i suoi clienti attraverso diversi tipi di comunicazione. E ha sottolineato il fatto che gli ingegneri sono al lavoro per scoprire le cause di quanto accaduto per evitare che l’episodio possa ripetersi.

Note 7

Anzi la promessa di Samsung era che la motivazione definitiva sarebbe stata pubblicamente rivelata, dopo che in un primo momento la colpa era stata unicamente attribuita alle batterie.

Motivazioni Entro Fine 2016

Secondo notizie provenienti dalla Corea l’azienda sta preparando un rapporto molto dettagliato, da rendere pubblico entro fine anno, sulle motivazioni delle esplosioni.

Ricordiamo che in un primo momento la causa principale era stata attribuita ad un difetto di produzione delle batterie, realizzate dalla consociata Samsung SDI.

Note 7

Motivazione poi non risultata esatta in quanto, le esplosioni e i casi di surriscaldamento avvenute dopo il primo richiamo ufficiale, sono avvenute anche su terminali che NON utilizzavano quel tipo di batterie.

Trepidante Attesa per Galaxy S8

Ovviamente Samsung ha tutto l’interesse a dichiarare pubblicamente cosa è successo al Note 7 che, vale la pena ricordarlo, era un terminale davvero premium e attesissimo specialmente in Italia, dopo la mancata commercializzazione del Note 5.

Questo perchè ovviamente tutti gli utenti affezionati al brand guardano con trepidante attesa al lancio di Galaxy S8, che dovrebbe avvenire entro il primo trimestre del 2017, quindi tra circa quattro mesi.


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Un arco di tempo breve che però dovrà essere sfruttato nel miglio tempo possibile. Un ulteriore fiasco dopo quello del Note 7 infatti, potrebbe avere ripercussioni terribili sull’azienda. Un’eventualità che in Corea non vogliono nemmeno lontanamente immaginare…….

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