Cassini

Cassini trova il ‘Grande Vuoto’ attorno a Saturno

Mentre Cassini si prepara al secondo atto del proprio ‘Grand Finale’, le informazioni riportate dal primo tuffo tra gli anelli di Saturno hanno stupito gli addetti ai lavori.

Il 26 aprile, in seguito al primo dei 22 tuffi previsti, la sonda ha mostrato come la zona attraversata non presenti una quantità di detriti significativa. Con queste informazioni in mano, il team della missione Cassini potrà dunque proseguire con il piano A.

La regione tra Saturno ed i suoi anelli appare come un ‘grande vuoto’. Cassini continuerà la propria missione, mentre gli scienziati dovranno lavorare sul perché il livello di detriti sia così basso.

Nel caso l’ambiente si fosse rivelato più impervio, si sarebbe reso necessario l’utilizzo dell’antenna di Cassini come scudo durante i futuri tuffi. Fortunatamente, i dati raccolti dalla sonda suggeriscono l’assenza di grossi pericoli da questo punto di vista.

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Cassini viaggerà comunque tra le incognite

Sebbene le informazioni sull’ambiente compreso tra Saturno e gli anelli facciano ben sperare, si tratterà pur sempre di un viaggio nell’ignoto per Cassini; ricordiamo infatti che la sonda in questione sarà la prima ad esplorare tali zone.

Nel corso del primo tuffo, Cassini ha sfruttato il proprio Radio and Plasma Wave Science (RPWS) per studiare gli urti con i detriti circostanti. A differenza dei numerosi impatti registrati in precedenti viaggi nelle zone più esterne degli anelli di Saturno, durante il 26 aprile sono stati rilevati soltanto sporadici tintinnii.

Cassini

Radio and Plasma Wave Science (RPWS), uno dei più importanti strumenti a bordo di Cassini

Una volta che i dati del RPWS vengono convertiti in formato audio, gli impatti con i detriti diventano principalmente schiocchi e scoppiettii.

Il team di scienziati si aspettava un risultato di questo tipo dopo l’attraversamento della zona che separa Saturno dal piano dei propri anelli; tuttavia il risultato si è rivelato ben diverso. Solamente fischi e scricchiolii sorprendentemente chiari sono stati registrati dalle apparecchiature.

È stato abbastanza disorientante – non abbiamo udito ciò che ci aspettavamo di sentire. Ho ascoltato le registrazioni del primo tuffo per molto tempo e posso contare sulle dita delle mani il numero di impatti registrati.

 

Fonte: saturndaily.com