Bee-Zed

Bee-Zed: l’asteroide di Giove dal moto inverso

Il gigante del nostro Sistema Solare, Giove, può vantare una schiera di ben 6,000 asteroidi nel proprio spazio orbitale. Uno di questi corpi, tuttavia, possiede una caratteristica che lo rende decisamente speciale.

Stiamo parlando dell’asteroide Bee-Zed, l’unico in tutto il Sistema Solare a possedere un’orbita retrograda e, allo stesso tempo, condividere lo spazio orbitale di un pianeta (Giove, per l’appunto).

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Tra le migliaia di corpi orbitanti attorno a Giove, Bee-Zed è infatti l’unico a viaggiare nel senso opposto rispetto alla norma. Ponendo la nostra prospettiva in alto rispetto al Sistema Solare, potremo notare che la stragrande maggioranza degli asteroidi viaggia in senso orario.

A distinguersi dalla massa ci sono 82 di questi corpi, ma tra questi, come detto in precedenza, solamente il nostro Bee-Zed si trova ad orbitare nei pressi di un pianeta.

 

La folle corsa di Bee-Zed

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Immaginate la schiera di 6,000 asteroidi di Giove come una massa super compatta di vetture, impegnate nei loro infiniti giri di pista attorno a Giove. Ora, invece, pensate a Bee-Zed come all’unico veicolo in viaggio in senso contrario, capace di evitare migliaia di asteroidi per almeno un milione di anni… La scena appare a dir poco impressionante, non trovate?

Bee-Zed

Bee-Zed contro i 6,000 asteroidi di Giove

Pare però esserci una spiegazione a tutto questo. Secondo Paul Wiegert, del Western’s Department of Physics and Astronomy, l’attrazione gravitazionale di Giove sarebbe in grado di deviare le traiettorie degli asteroidi, rendendole più sicure.

Cosa sappiamo veramente su questo asteroide?

Bee-Zed, scoperto nel gennaio 2015, rimane, per molti versi, un’incognita. Tra le poche informazioni estrapolate da esso, vediamo un diametro di circa 3 km; inoltre il corpo sembrerebbe essersi originato nello stesso luogo in cui avvenne la “nascita” della cometa di Halley, con la quale condivide l’orbita retrograda.

I calcoli svolti dagli studiosi mostrano che Bee-Zed dovrebbe essere in grado di mantenere stabilmente la propria orbita, almeno per un altro milione di anni.

Questi studi sugli asteroidi potrebbero portare, in futuro, alla scoperta di nuove ed inedite meccaniche riguardanti il nostro Sistema Solare.

 

 

Fonte: Spacedaily