Nel bel mezzo del deserto di Atacama, in Cile, troviamo il più grande radiotelescopio terrestre: ALMA. Proprio questo incredibile strumento è riuscito a catturare in un’immagine una stella neonata.
A prima vista, lo scatto può sembrare un ammasso di macchie colorate, ma sappiate che si tratta di un’istantanea ad alta risoluzione. La stella immortalata dista infatti ben 1300 anni luce.
HH 212 è il nome assegnato a questo particolare corpo celeste, collocato nella Nebulosa di Orione.
Nebulosa di Orione, distante circa 1270 anni luce dalla Terra
La sua età si aggira intorno ai 40,000 anni, rendendo fede all’appellativo di ‘neonata’. Infatti, secondo le stime, stelle di massa così ridotta possono vivere fino a 100 miliardi di anni.
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Un particolare velo attorno alla giovane stella
L’immagine ci mostra, oltre alla stella stessa, un’imponente nube che la circonda. In questa zona lottano furiosamente gravità, pressione dei gas e i detriti.
Se la gravità dovesse avere la meglio, ci si troverebbe di fronte alla nascita di una protostella, proprio come è successo per HH 212.
Immagine ad alta definizione di HH 212, stella distante 1300 anni luce
In questo caso, tutti i resti di gas e polveri andrebbero a formare un disco rotante attorno ad essa. Con molta probabilità, tale evento condurrebbe alla formazione di pianeti dai detriti sparsi nel sistema.
È difficile immaginare un simile disco attorno ad una stella così piccola, ma è qui che entra in gioco il telescopio ALMA.
Grazie all’immagine catturata possiamo capire dettagli importanti di questo processo.
Osservando con attenzione, è facile notare una traccia oscura nel mezzo del disco stellare.
È la prima volta che gli astronomi riscontrano tale fenomeno nelle fasi iniziali dello sviluppo di questo genere di corpi celesti. Chissà che magari questo non ci porti a comprendere meglio il processo che porta alla formazione di una stella adulta.
Fonte: Scitechdaily
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