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Nuovo tipo di drone per combattere il terrorismo

Secondo quanto riportato questo giovedì dalla U.S. Air Force, nel mese di giugno sarebbe stata portata a termine una particolare missione.

Protagonista della vicenda è un drone, o meglio, un aeromobile a pilotaggio remoto (APR); stiamo parlando della nuova variante Block 5 del MQ-9 Reaper.

Per la prima volta, dopo anni di utilizzo principalmente volto al solo monitoraggio, un drone ha partecipato ad un combattimento vero e proprio.

 

La missione di cui parlavamo (Operation Inherent Resolve) è volta al combattimento contro le forze dell’ISIS da parte degli Stati Uniti.  

 

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Attacco missilistico di tre nuovi droni

Nel corso delle 16 ore di volo del 23 giugno scorso, il drone ha partecipato alla missione rilasciando un attacco GBU-38 diretto, insieme ad altri MQ-9. Inoltre, l’aeromobile ha sparato due missili Hellfire AGM-114 in supporto alle forze di terra.  

“L’attacco è stato svolto con il supporto di tre droni MQ-9, i quali hanno aiutato le forze di terra a distruggere due basi difensive, un mortaio e due veicoli nemici.” – Maj. Dan, conferenza stampa.

 

 

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MQ-9 dotati di missilli Hellfire AGM-114.

 

Novità della variante Block 5 del drone

I nuovi aeromobili MQ-9, una volta giunti alla Creech Air Force Base in febbraio, sono stati sottoposti a diverse modifiche.  Tra i componenti modificati troviamo i cavi della batteria ed il generatore.

Nel mese di maggio, i droni sono stati testati e spediti nell’area di responsabilità dell’operazione.

 

In conclusione, questi nuovi Block 5 MQ-9 vantano maggiore potenza ed un sistema di comunicazione migliorato, in vista di futuri upgrade software e hardware.


Che questa sia destinata a diventare la base per i futuri scontri militari?

Di questo passo, potremo doverci abituare all’utilizzo massiccio di droni sui campi di battaglia.    

 

 

Fonte: spacewar.com