Canon ha pubblicato in data odierna la ricerca sul potere del visual storytelling nella società moderna. La ricerca intitolata “Visual storytelling: Getting the Shot” rivela l’opinione dei fotografi professionisti riguardo al visual storytelling, a cosa serve per realizzare “la foto perfetta” e al futuro del fotogiornalismo.
Canon ha condotto uno studio per analizzare il punto di vista dei fotografi professionisti e sostenere il loro impegno nella narrazione attraverso le immagini. La pubblicazione coincide con i festeggiamenti per i 26 anni di collaborazione con World Press Photo e precede l’annuncio dei vincitori dell’edizione 2018, che avrà luogo il 12 aprile.
Canon: Gli ingredienti chiave di una storia di successo
Alla richiesta di stilare una classifica degli elementi più importanti per un visual storytelling di successo, il 55% degli intervistati ha messo al primo posto “provocare un cambiamento di prospettiva su un argomento o un problema”. Altri ingredienti ritenuti essenziali per realizzare un’immagine efficace sono: suscitare emozione (48%), avere un forte supporto narrativo (31%), rivelare una storia inedita (25%) e avere una buona composizione (24%).
“Durante il corso della storia, i fotoreporter sono stati guidati dalla passione per la ricerca dello “scatto unico”: una storia visiva che innesca il dibattito, ispira l’azione e altera le prospettive” , afferma Lee Bonniface, CIG Marketing Director di Canon Europe. “Le storie illuminano l’inosservato e danno voce all’inascoltato. Ci raccontano verità che non devono essere ignorate e ci sfidano ad agire. Apprezziamo i fotogiornalisti che superano i limiti per raccontare storie controverse e stimolanti, che devono essere narrate.”
Cosa serve per realizzare quello scatto unico e irripetibile?
Per realizzazione dello scatto perfetto, il 95% dei fotografi ritiene che la preparazione sia fondamentale. È infatti essenziale studiare la storia, la visione e la prospettiva.
Oltre a una pianificazione meticolosa, i fotografi devono anche poter fare affidamento sulla loro attrezzatura. Più di tre quarti dei professionisti intervistati (78%) utilizza una fotocamera full frame e per quasi due terzi di loro (63%) Canon rappresenta il brand di riferimento. Ritengono infatti che una fotocamera affidabile (94%) e facile da utilizzare (76%) sia essenziale per raggiungere l’obiettivo di scatto.
Quando un fotoreporter sa di avere colto un’immagini unica?
Più della metà degli intervistati (56%) è concorde nell’affermare che si tratta di una sensazione improvvisa, avvertita immediatamente dopo lo scatto.
Giulio Di Sturco, Canon Ambassador e candidato al premio World Press Photo 2018, è dello stesso parere. “Quando realizzi lo scatto perfetto, lo sai e basta. Senti che ogni cosa nell’inquadratura si trova al posto giusto e soprattutto capisci di avere catturato l’essenza della storia.”
Il futuro del fotogiornalismo
Per quanto riguarda la domanda sul futuro del fotogiornalismo, le opinioni si dividono. Più di un terzo (37%) crede che ci sarà un aumento nel fotogiornalismo di qualità, dovuto alla crescita dei social media e alla facilità con cui si condividono le immagini e si raccontano le storie online (45%). Il 32% crede invece che il mondo del fotogiornalismo sia destinato a un declino, causato dall’aumento del giornalismo partecipativo (35%), dalla contrazione degli strumenti d’informazione tradizionali (26%) e dalla riduzione delle funzioni del fotoreporter (20,5%).
“È essenziale continuare a sostenere i fotoreporter di oggi, oltre a impegnarci a coltivare la generazione futura, per garantire che le storie che devono essere raccontate continuino ad avere voce”, conclude Lee Bonniface.
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Gli intervistati hanno inoltre riconosciuto l’importanza della tecnologia per il futuro del visual storytelling. Mentre molti credono che la realtà virtuale (52%) e la realtà aumentata (49%) svolgeranno un ruolo importante, l’attrezzatura del 47% dei professionisti non si è ancora spinta oltre le reflex full frame, gli obiettivi e gli accessori. Infine i fotografi sono fermamente convinti che, nonostante i progressi tecnologici, esperienza e competenze siano imprescindibili: il 96% afferma infatti che ci sarà sempre bisogno di un rilevante ruolo umano nel processo creativo.
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