Non bastava il richiamo dal mercato, che già sta facendo perdere a Samsung diversi milioni di dollari, ora compaiono anche provvedimenti contro Galaxy Note 7 che sanno dell’incredibile. Eppure tutto è vero e confermato. Australia Airlines Qantas, Jetstar e Virgin Australia hanno caldamente consigliato ai passeggeri possessori di Note 7 di non caricarlo ed accenderlo durante l’intera durata del viaggio.
Decisione non dovuta a qualche ordine emesso da autorità aeroportuali, ma bensì dal richiamo messo in atto da parte di Samsung, che spaventa anche le compagnie aeree. Basti pensare, nella peggiore delle ipotesi, allo scoppio di un Note 7 in cabina passeggeri. Potrebbe rivelarsi molto problematico, a dir poco.
In tutto ciò si inserisce il difficile ritiro delle unità incriminate da parte di Samsung. Non c’è stato un vero e proprio ordine di ritirare ogni unità venduta, ma sono gli acquirenti ad accordarsi con la ditta per il ritiro del device e la sostituzione. Ciò rende possibile che qualche unità affetta dal problema rimanga in circolazione (e visto il prezzo per cui è stato pagato, probabilmente molte persone non sono sicuramente felici di restituirlo dopo così poco tempo) creando sicuramente qualche disguido, ora come in futuro.
Si stima che attualmente siano in circolazione tra 1 e 2,5 milioni di Galaxy Note 7, sicuramente un numero non indifferente e difficile da gestire. Sperando in una risoluzione pronta e veloce da parte di Samsung, siamo tutti d’accordo che il rischio è alto. Un’esplosione, non solo durante un volo, ma anche in casa potrebbe generare spiacevoli inconvenienti..
Possessori di Note 7, cosa avete fatto? Terrete il vostro nuovo smartphone (le cui vendite ufficiali sono state fermate dopo poco più di due settimane) in attesa di sviluppi, con tutti i rischi connessi, oppure avete già reso effettiva la restituzione? Fateci sapere la vostra esperienza nei commenti! Qui la notizia ufficiale.
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