Scanner dell’iride: soluzioni o problemi?

Nonostante tutti i dubbi che c’erano a riguardo, pare che il nuovo scanner dell’iride del Samsung Galaxy Note 7, smartphone che entrerà in scena tra una settimana, non sa lento e poco pratico come si era supposto qualche giorno fa.

Anzi: lo scanner dell’iride pare che sia una soluzione velocissima (si parla di meno di 5 secondi dall’avvio della procedura alla schermata principale). Queste informazioni vengono da un video circolato in Rete che, però, ci mette ancora la pulce nell’orecchio per altri dubbi: tutto ciò non aiuta a far diminuire le perplessità circa il suo reale utilizzo. Sarà davvero in grado di essere utilizzato come soluzione alternativa al lettore biometrico per le impronte digitali?

Infatti, se ormai è chiaro che il nuovo scanner dell’iride sarà più preciso ed affidabile se non addirittura più veloce, dall’altra parte bisogna tener conto che ci sono alcune avvertenze a riguardo. Innanzitutto è da evitare una distanza inferiore ai 20 cm dagli occhi, in quanto pericolosa per la salute degli stessi, e bisognerebbe evitare che l’utilizzo da parte dei bambini più piccoli (per il motivo sopracitato).

Non solo: lo scanner dell’iride, pur essendo ancoar poco diffusa nel mercato, pare che abbia già riscontrato alcuni problemi, per esempio nell’utilizzo con la luce piena del sole. Inoltre, pare che abbia alcuni problemi se colui che ne fa uso sia portatore di lenti a contatto oppure occhiali (indifferentemente da sole o da vista).

Questa nuova metodologia di acccesso, come se non bastasse, sarebbe sconsigliata anche alle persone poco attente: infatti esse potrebbero, per qualche mancanza di attenzione, avvicinare eccessivamente il proprio smarphone al viso.

Forse non è il migliore modo di presentarsi a così poco dal lancio dello smarphone, ma non possiamo escludere che queste problematiche possano riguardare da vicino solo i prototipi. E voi cosa ne pensate? Vi ha convinto nonostante questi difetti?

 

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