Olimpiadi Tokyo 2020, medaglie fatte con "scarti" Hi-Tech

Olimpiadi Tokyo 2020, medaglie fatte con “scarti” Hi-Tech

Le olimpiadi Giapponesi, che andranno in scena a Tokyo nel 2020, potrebbero avere un contenuto molto Hi-Tech. Durante un incontro tra gli organizzatori, avvenuto lo scorso 10 giugno, si è discusso di una proposta davvero molto interessante: l’oro, l’argento e il bronzo necessari per realizzare le medaglie Olimpiche per gli atleti, potrebbero essere recuperati dalle discariche di prodotti tecnologici.

Il Giappone

Il paese del Sol Levante è da tempo impegnato alla ricerca di una soluzione per il recupero e il riciclo del materiale Hi-Tech, dato che nel paese questo tipo di discariche abbondano. Si potrebbe parlare proprio di un’inondazione di scarti tecnologici, problema che da anni affligge il paese. Ed è proprio per questo motivo che gli organizzatori delle prossime Olimpiadi e Paraolimpiadi, il Ministro dell’Ambiente Giapponese e i rappresentanti di alcune società che lavorano nei settori della tecnologia e del riciclo avrebbero proposto questa soluzione. E’ noto infatti che negli scarti di questo materiale, tra silicio – nichel e rame, si nascondano anche vari grammi di metalli preziosi.

Vere e proprio MINIERE URBANE

Secondo gli ultimi dati provenienti dall’oriente infatti, stimando i prodotti elettronici gettati nei cassonetti, il loro contenuto sarebbe pari al 16% e al 22% delle riserve di argento e oro e basterebbe già solo riciclare questi prodotti per ottenere materiale per realizzare tutte le medaglie necessarie per i giochi olimpici.

Basta confrontare questi dati con i numeri relativi alle Olimpiadi di Londra 2012: i premi consegnati durante quella manifestazione sono stati prodotti con 9.6 chili di oro, 1210 chili di argento e 700 chili di bronzo. Il Giappone nel solo 2014 ha ricavato, dagli scarti, 143 chili di oro, 1566 di argento e ben 1112 TONNELLATE DI BRONZO!!!

E-Waste

 

Ovviamente dal riciclo intelligente il guadagno non è solo economico, ma anche ambientale e di salute. La sempre maggior diffusione dei prodotti elettronici infatti ha creato anche uno dei maggiori problemi a livello globale dei nostri giorni, quello del loro smaltimento. Secondo l’Onu la spazzatura elettronica è uno dei flussi di rifiuti a più rapida crescita al mondo e, la tossicità di alcuni materiali che dovrebbero essere smaltiti diversamente, sta creando un enorme problema per la salute a livello mondiale. In un rapporto del 2013 si parlava di un incremento del 33% di scarti di materiale hi-tech per il 2017 e, il conseguente aumento di piombo-mercurio e cadmio che inquinano l’ambiente penetrando nei terreni e nell’acqua, potrebbe diventare una vera e propria BOMBA A OROLOGERIA.

Olimpiadi Tecnologiche

Che i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 saranno improntati sull’Hi-Tech si è già intuito dai primi video di presentazione dell’evento. I colori e alle musiche del carnevale Brasiliano, simbolo dei Giochi di Rio 2016 appena conclusi, sono stati sostituiti da videogiochi e manga. Il video infatti è un vero concentrato dei cartoni animati più famosi prodotti in oriente: al ritmo di un’allegra musichetta di alternano fotogrammi di Holly & Benji, Doraemon e altri. Ci sono poi immagini di Pac-Man e, ad un certo punto del video, il primo ministro ABE, si trasgorma in Super Mario e sbuca nel Maracana di Rio dopo esserti infilato in un tubo verde! In questo contesto le medaglie create con gli scarti tecnologici cadrebbero a pennello.

In conclusione il Giappone sta cercando di affrontare quello che è diventato un grave problema della nostra era, quello dello smaltimento dei prodotti elettronici, sfruttando la risonanza mediatica dei giochi olimpici. Nel 2020 con tutta probabilità vedremo un podio composto da Silicio, Nichel e Rame.

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