Note 7, ricarica limitata al 60% con un aggiornamento.

Alcune statistiche dicono che il numero di Galaxy Note 7 ancora in circolazione sono circa 1 milione a livello globale.

Samsung ha fatto molti sforzi per riprendere i Note 7 per evitare di lasciarli nelle mani delle persone, ma dal momento che gli utenti  continuano a detenere fisicamente i dispositivi, la facoltà di restituire o tenere i terminali rimane dei legittimi proprietari, a meno che possedere un Note 7 diventi illegale.

Uno dei trucchi che Samsung sta adottando per incoraggiare  i proprietari del Note 7  a e partecipare al richiamo di massa è accorciare la durata della batteria, il chè in realtà funge anche da misura di sicurezza.
Gli aggiornamenti che sono usciti in diversi territori limitano la carica della batteria del Galaxy Note 7 del solo 60% ed ora finalmente arrivano anche nella terra natale di questo telefono, la Corea del Sud.

Gli aggiornamenti usciti avvertivano gli utenti dei divieti di volo ed abbassare la durata della batteria è essenzialmente l’ultima goccia, il passo successivo potrebbe essere la messa al bando del telefono come detto precedentemente.

Una ROM personalizzata oppure un firmware precedente con gli aggiornamenti disabilitati sarebbe in grado di bypassare tali provvedimenti ma sarebbe come togliere la sicura ad una bomba a mano, in gesto folle ed incosciente.

I terminali in Corea del Sud, terra natale di Samsung, hanno ancora il firmware iniziale, senza limitazioni, almeno fino al 29 ottobre, alle ore 02:00 locali, quando avverrà obbligatoriamente ed in modo automatico il download dell’aggiornamento “di sicurezza”.Da allora, il telefono non sarà in grado di ricaricarsi oltre il 60%, il che lo rende un più sicuro e molto meno conveniente da trattenere in barba alle suppliche di Samsung per restituire i telefoni.

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