motorola muore tra le braccia di lenovo

Motorola muore tra le braccia di Lenovo

Nel 2011 Google acquistando il marchio Motorola, che era in seria difficoltà finanziaria, ha fatto di tutto per farlo riemergere dalle ceneri. Molti analisti avevano manifestato la propria preoccupazione per via dei parteners Google che utilizzavano Android. Come ad esempio Samsung, la quale non era proprio felice di collaborare con Google dopo che anche il motore di ricerca aveva deciso di entrare nel mercato degli smartphone proprio con Motorola. Dopo tre anni il problema si è risolto con la cessione di Motorola Mobility da parte di Google a Lenovo.

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Lo sdoppiamento della Motorola

Google ha acquistato la Motorola a 12.5 milardi di dollari nel 2011 per rivenderla a Lenovo nel 2014 a 2.9 miliardi. Tuttavia la società è stata divisa in due: Mobility e Solution. Ora Motorola Solution si occupa della produzione di impianti radio, mentre Motorola Mobility continua a produrre gli smartphone e accessori annessi. Quindi anche il valore della società è diminuito sensibilmente e per questo motivo Lenovo ha rilevato Mobility ad un prezzo molto più basso, proprio perché è solo una costola dell’azienda storica.

Due anni per decidere le sorti del marchio Motorola

Quando Lenovo ha annunciato di voler acquistare Motorola, si sono avvertite emozioni contrastanti nel mondo del mercato tecnologico: alcuni sono stati felici di poter vedere rinascere il marchio (cosa in cui Google non è riuscita) altri invece hanno manifestato il proprio disappunto nel vedere una società americana diventare cinese. Ma una della grandi domande che ha lasciato senza risposta gli utenti ed esperti del settore dal 2014 ad oggi è stata: dopo l’acquisto da parte di Lenovo, il marchio Motorola continuerà ad esistere? La risposta è arrivata due anni dopo, per l’appunto quest’anno, dove al Mobile World Congress, Lenovo ha annunciato di voler mantenere solo il marchio “Moto” cancellando il nome “Motorola”. Così d’ora in poi anziché vedere ad esempio sugli smartphone la scritta “Motorola Moto Z” avremo “Lenovo Moto Z”.
Finisce così un’era. Motorola è stato uno dei primi produttori di telefoni al mondo, fondata nel 1928 e, anche se essenzialmente è finita di esistere nel 2011 quando Google ne ha sdoppiato il marchio, con l’annuncio di Lenovo, oggi morirà anche nel nome.

Promesse di miglioramenti negli aggiornamenti

Sotto la direzione di Google Motorola aveva semplificato il design dei propri smartphone, creando solo una linea leggermente diversa per ogni compagnia telefonica statunitense. Lenovo invece sembra abbia preso la direzione opposta. Difatti nel 2016 è arrivata a produrre tre smartphone Moto G, uno smartphone Moto E e due Moto Z. Ma Lenovo Moto avrebbe pensato di apportare cambiamenti in meglio riguardo gli aggiornamenti per la sicurezza del software, modificando le date dei download. Infatti il nuovo Motorola cinese invierà aggiornamenti OTA ogni mese, ma contenenti un numero maggiore di patch per volta.
Fino ad ora solo Google ha dimostrato di poterlo fare. Anche Samsung avrebbe promesso più volte di poter essere in grado di inviare aggiornamenti mensili, ma fino ad ora non si sono avuti riscontri positivi a confermare tale impegno. Quindi ci sarebbero dei dubbi anche sulle dichiarazioni in tal senso da parte di Lenovo Moto.

Un po’ di confusione sui OS

C’è da dire inoltre, che la nuova Motorola acquistata da Lenovo, vende in Cina i propri smartphone con un diverso sistema operativo. Questo è dovuto al fatto che alcuni servizi Google in Cina sono vietati. Alcuni esperti del settore ritengono quindi che questo aspetto potrebbe portare un po’ di confusione alla casa produttrice, specialmente nel Paese del drago.
Dopotutto Lenovo ha rilevato la Motorola mentre si trovava nel suo peggior momento, quindi vale la pena attendere per rilevare dei miglioramenti che sicuramente arriveranno, visto l’impegno che la casa cinese sta dimostrando di proferire.

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