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Marte: Opportunity raccoglie nuove informazioni sul cratere Endeavour

In viaggio sulla superficie di Marte dal gennaio 2004, il rover Opportunity è impegnato da diversi anni nello studio del cratere Endeavour.

In continuo movimento sui bordi di questo cratere di 22 km di diametro, il rover ne sta studiando la composizione ormai dal 2011.

Ultimamente, la missione si è focalizzata sulle rocce presenti lungo i margini di esso.

 

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Le ultime informazioni raccolte, riguardo alla loro composizione, suggeriscono due possibili tipi di conformazione. Tali rocce potrebbero essere state trasportate in quel punto da alluvioni passate, oppure erose sul posto dal vento.

Il prossimo passo che il rover si prepara a compiere sarà l’avvicinamento alla “Perseverance Valley”, scavata sul bordo del cratere Endeavour.

Questa ‘passeggiata’ servirà a raccogliere importanti informazioni sul sito in questione, il quale presenta delle interessanti striature che dovranno essere analizzate.

Vogliamo scoprire la natura di queste rocce. Potrebbero infatti esserci segni della presenza, in passato, di un lago. In questo caso, le rocce potrebbero essere state trasportate sul bordo del cratere grazie all’azione dell’acqua.

 

Un lago o un impatto a determinare la morfologia del cratere?

 

Se l’ipotesi della presenza di un antico lago si rivelasse esatta, i segni di erosione troverebbero l’azione dei fluidi come spiegazione.

A discapito di questa teoria, le osservazioni del margine occidentale mostrano dei movimenti del terreno non contemplati dall’ipotesi dell’antico lago.

 

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Vista dall’alto del cratere Endeavour.

 

La seconda ipotesi riguarda invece l’impatto che generò il cratere stesso. Lo scontro avrebbe portato le rocce in questione ai margini di Endeavour, le quali avrebbero subito l’effetto erosivo del vento.


Le esplorazioni condotte finora hanno visto Opportunity muoversi utilizzando le sole ruote posteriori per sterzare.

Nonostante il rover possieda sei ruote sterzanti, ognuna delle quali connessa ad un ‘motore personale’, non si è ancora reso necessario l’utilizzo della completa capacità sterzante di Opportunity.

Dopo 13 anni di esplorazione e 40 km percorsi, il rover continua il proprio lavoro senza mostrare alcun segno di cedimento. Questo significa che la missione potrà continuare anche nei prossimi anni, visti i successi raggiunti finora.

 

Fonte: scitechdaily