Huawei ammette i propri errori nella controversia sul P10

In una lettera inviata ai propri dipendenti, il capo della sezione mobile di Huawei, Richard Yu, ha ammesso che la risposta dell’azienda alla controversia nata riguardo il chip di memoria del suo ultimo flagship è stata arrogante e completamente inappropriata. La lettera è stata pubblicata anche sul social Weibo.

Andiamo con ordine. Molti acquirenti dell’ultimo top di gamma di Huawei, il P10, hanno notato come ci fossero differenti velocità di archiviazione tra il P10 e la sua versione Plus. Le differenze di velocità tra i due terminali sono significative e variano tra i 700 MBps e i 300 MBps.

L’azienda ha provato a controbattere a quanto fatto notare dai clienti circa le prestazioni dei chip di memoria mediante una dichiarazione ufficiale. Nella nota afferma che l’esperienza d’uso non dovrebbe risentire dell’utilizzo di diversi chip. Questo grazue agli ingegneri che hanno lavorato duramente per apportare le dovute correzioni al fine di evitare tutto questo.

Nonostante questa dichiarazione, però, i test effettuati da AndroBench sui vari chip di memoria installati in P10 e P10 Plus, hanno dimostrato come le prestazioni siano diverse a seconda del tipo di memoria utilizzata nei due terminali.

La lettera di Huawei riguardante la controversia sul P10

Nella lettera, della quale abbiamo accennato in precedenza, Richard Yu ammette che la risposta fornita dalla sua azienda sulla controversia è stata arrogante. Ha anche scritto che la questione dei chip ha dato una sorta di “sveglia” a Huawei ed una “profonda lezione” affinché non si cerchi di risparmiare sui componenti quando si tratta di prodotti top di gamma.

controversia

A seguito di questa storia, Huawei ha in mente di formare una sorta di “task force per l’ascolto dei clienti“, guidata da Yu, con lo scopo di essere più vicina ai clienti. L’idea è quella di visitare i punti vendita e i centri di assistenza per rispondere a tutte le domande dei consumatori.

Il capo della sezione mobile di Huawei ha dichiarato che d’ora in poi “l’azienda si sforzerà di essere più attenta ai consumatori“.

Nonostante questi buoni propositi, per il momento il produttore cinese non ha dichiarato nulla riguardo a come risolvere la questione. Staremo a vedere come andrà a finire.

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