Autore: DAVIDE PALMIERI
Grazie alla scoperta a livello mondiale della potente e temibile Mirai botnet, che giusto 12 giorni fa ha messo offline quasi tutto il Web, molti hacker e persino lamer e script kiddie hanno iniziato a creare delle reti botnet formate da PC fino a dispositivi più aperti, come le telecamere di sorveglianza.
Queste gigantesche e colossali botnet infine venivano affittate per effettuare attacchi DDoS e così hanno creato un vero e proprio lavoro che gli veniva anche ben retribuito.
Mudd a 19 anni, ormai ex studente di Hertford, a Old Bailey il 28 Ottobre è stato dichiarato colpevole di aver effettuato tramite la sua botnet questi attacchi DDoS a pagamento. Questo lavoro abbastanza sporco ha portato il nostro hacker Adam Mudd a guadagnare ben $ 385.000. Già da qualche mese ormai è diventato un vero e proprio business, infatti di botnet del genere se ne possono trovare a bizzeffe in rete.
Veniva chiamato Titanium Stresser, lo strumento che riusciva a fare attacchi DDoS a pagamento in tutto il mondo.
Adam comunque a confessato che dietro a tutto questo c’erano anche dei cyber criminali, sicuramente molto più esperti di lui (black hat).
Il Procuratore Jonathan Polnay ha dichiarato che l’adolescente avrebbe lanciato 592 attacchi DDoS contro 181 indirizzi IP tra il dicembre 2013 e il marzo dello scorso anno.
Inizialmente si pensava che anche i Lizard Squad utilizzassero la sua botnet, o che comunque fossero in qualche modo collegate le due vicende ma dopo varie precise analisi hanno scoperto che non c’era alcun collegamento.
Autore: DAVIDE PALMIERI
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