Granchio Kani

Granchio Kani: scoperta nuova specie di granchio simile ad un ragno

Gli scienziati hanno scoperto una nuova specie di granchio chiamata Kani Maranjandu, nelle foreste del Ghati occidentale, nel sud dell’India. Il nome Kani deriva dal nome della comunità tribale che l’ha scoperto e invece maranjandu è il termine colloquiale per i granchi d’albero.

I primi avvistamenti di questi granchi con lunghe zampe, sono avvenuti nel 2014, nella foresta/dimora dei Kani. A. Biju Kumar, professore di biologia acquatica presso l’Università di Kerala, era a quel tempo a condurre un progetto di indagine sui granchi d’acqua dolce. Dopo mesi di monitoraggio dei granchi d’albero, con l’aiuto delle tribù, Kumar ed un suo studente sono riusciti a catturarne un paio di esemplari.

Nel Journal of Crustacean Biology, gli scienziati descrivono il Kani maranjandu, come un granchio avente un guscio esterno duro, un carapace ampio, gonfio e convesso; zampe estremamente lunghe, sottili e cure, con estremità taglienti per avere una miglior presa sul legno (per questo sono abili scalatori).
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Granchio Kani

Granchio Kani

Come vive questa specie di granchio?

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Questi granchi vivono in cavità piene di acqua, di alberi sempreverdi alti o di alberi caducifoglie. Le tribù Kani rilevano la loro presenza cercando le bolle d’aria che escono dagli incavi. Questi granchi, fuori dalle cavità, si muovono agilmente e velocemente grazie alle zampe anteriori che usano per spingere se stessi.

Queste creature sono timide e si ritirano in profondità, appena scorgono il pericolo; invece i più giovani rimangono ad altezze “incredibili” per un granchio, sopra gli alberi.

Questa specie vive in un habitat “ristretto”, il che potrebbe significare che in caso di qualche impatto ambientale, sarebbero maggiormente a rischio. Infatti loro necessitano di acqua piovana nelle cavità degli alberi, e si spostano continuamente tra una cavità e l’altra. Il loro ampio carapace li aiuta a trattenere l’acqua nelle loro camere branchiali.

La cosa maggiormente affascinante, secondo Peter K.L. Ng, biologo dell’Università Nazionale di Singapore, è la capacità che hanno avuto questi essere, per adattarsi all’ambiente circostante.

 

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