ExoMars 2016

ExoMars 2016: siamo giunti alle date cruciali

La missione ExoMars 2016, cioè la sonda europea (con l’Italia in testa come maggiore contribuente su tutti i livelli), ha due date importantissime da tenere a mente: oggi, cioè domenica 16 ottobre 2016, ed il 19 ottobre.

 

Infatti la sonda europea, che ha iniziato il suo percorso solo questo marzo, proprio oggi compierà la separazione tra i due moduli della navicella. In questa maniera il TGO (Trace Gas Orbiter) si occuperà di studiare dall’orbita alcuni gas per ricercare indicatori di processi biologici, mentre dall’altro lato il lander Schiaparelli compirà alcuni test sulla tecnologia per atterrare sul Pianeta Rosso. Durante invece l’altra data, il TGO entrerà nell’orbita di Marte mentre il lander compirà il suo atterraggio.

 

Se la missione andasse a buon fine, il programma ExoMars ha già in mente una seconda da effettuare nel 2020. Ovviamente quest’ultima avrebbe il fine di incrementare il ruolo europeo sia nelle competenze sui veicoli robotici sia nell’occupazione di altri corpi del sistema solare: l’Europa potrebbe davvero ottenere un posto più prestigioso nella ricerca di vita nel sistema solare. Anche questa missione sarà coordinata con ruoli maggioritari da enti italiani, poiché il rover (progettato in Italia) avrà controllo a Torino.

 

Pare ovvio quindi che ciò che sta accadendo oggi e quello che accadrà 19 ottobre avrà conseguenze anche sul futuro (pensate alle parole di Obama di qualche giorno fa).
In ogni caso, ExoMars 2016  promette bene: tra il 14 ed il 15 ottobre, infatti, è già terminata con successo la manovra per collocare TGO affinché rilasci il lander nel sito previsto il 19.
Oggi Schiaparelli alle 16.42 (orario italiano) si staccherà dall’orbiter ed entrarà in ibernazione per risparmiare energia. TGO, invece, domani effettuerà un ulteriore manovra per collocarsi più correttamente sopra il Pianeta rosso, ed a noi non rimarrà altro che attendere la fase di atteraggio di Schiaparelli, che avverrà il 19 ottobre (verosimilmente durante il pomeriggio). Il problema maggiore è che, durante la discesa, a causa della distanza dalla Terra, non è possibile un controllo remoto: il segnale arriverebbe con un ritardo di ben dieci minuti. Quindi le operazioni in quei momenti cruciali avranno unicamente una sequenza automatizzata.

Ecco la sequenza di cui vi parlavamo:

  • 16.45: dopo l’ingresso nell’atmosfera di Marte, si aprirà il paracadute;
  • 16.46: si staccherà lo scudo termico anteriore;
  • 16.47: il lander si staccherà anche dalla parte anteriore dello scudo e dal paracadute, accendendo però i retrorazzi per rallentare, prima della caduta libera;
  • 16.48: Schiaparelli avrà eseguito l’atterraggio e potrà iniziare a lanciare i segnali.

 

Purtroppo però questo non basta: infatti per raccogliere i dati della missione ExoMars 2016 (quindi dell’atterraggio e delle misurazioni) occorre anche che l’aiuto di Mars Express, che registra dati sul pianeta dal 2003.
In ogni caso, noi dovremmo conoscere i tempi di propagazione e di cattura soltanto alle 17.48, quando il risultato sarà dato in diretta da ESA.
Se tutto procede come previsto, il lander rimarrà operativo ancora 24 ore (ossia due giorni per Marte) mentre il TGO dovrebbe operare fino a dicembre 2022, continuando a contribuire ad altre missioni sul Pianeta Rosso. Una delle missioni più importanti a cui sicuramente fornirà prezioso contributo è quella ExoMars 2020, di cui abbiamo parlato prima.

 

Continuate a seguirci e noi vi terremo aggiornati sulle ultime novità.

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