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Due nuovi astronauti nella Stazione Spaziale Internazionale

La missione Expedition 51, nella giornata odierna, ha compiuto nuovi, importanti progressi.

Dopo un volo di circa 6 ore, l’astronauta Jack Fischer e il cosmonauta Fyodor Yurchikhin hanno raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) alle 9:18 di questa mattina. I due sono giunti alla stazione a bordo della navicella Soyuz MS-04, lanciata dal Kazakistan alle 3:13. Dopo aver orbitato per 4 volte attorno alla Terra, è stato effettuato l’attracco.

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Soyuz ms-04 lanciata nella notte dal Kazakistan

Con l’arrivo di Fischer e Yurchikhin, sale a 5 il numero di persone presenti sull’ISS, dove erano già presenti Peggy Whitson (comandante dell’Expedition 51), l’ingegnere di volo Oleg Novitskiy e Thomas Pesquet (dell’European Space Agency).

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La spedizione prevede una durata di 4 mesi da trascorrere sulla stazione, in modo da condurre centinaia di studi scientifici. Questi riguarderanno principalmente:

  • Biologia;
  • Scienze della Terra;
  • Ricerca umana;
  • Fisica;
  • Sviluppo tecnologico.

Secondo i piani, Novitskiy e Pesquet rimarranno a bordo dell’ISS fino ai primi di giugno, mentre i due nuovi arrivati fino a settembre. In seguito ad un recente accordo tra NASA e Roscosmos, Whitson rimarrà sulla stazione in vista dell’Expedition 52.

 

Nuovi, interessanti studi previsti sulla Stazione Spaziale Internazionale

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Dal 22 aprile l’equipaggio comincerà delle nuove ricerche a bordo dell’ISS. Queste si concentreranno in particolare su dei nuovi anticorpi, capaci di aumentare l’efficacia della chemioterapia, oltre che sullo studio di nuovi habitat avanzati per le coltivazioni. L’obbiettivo è quello di approfondire le nostre conoscenze riguardo la fisiologia delle piante e la crescita di cibo fresco nello spazio.

Fischer e Whitson avranno inoltre il compito di sostituire dei componenti avionici della stazione. A questo proposito, dovranno compiere la quinta camminata spaziale dell’anno, prevista per il 12 maggio.

In oltre 16 anni, la Stazione Spaziale Internazionale ha ospitato centinaia di studiosi da 18 paesi diversi; con oltre 1900 ricerche effettuate al suo interno, questo particolare ambiente si è rivelato di vitale importanza per lo sviluppo di nuove tecnologie.

Alcune di queste, un giorno, forse saranno in grado di condurre l’uomo nei meandri più profondi del nostro Sistema solare.

 

 

Fonte: Nasa