Ormai ci siamo, la missione Cassini è quasi giunta al termine. Lanciata dal John F. Kennedy Space Center nel 1997, la sonda si è lanciata contro l’atmosfera di Saturno. Restano tuttavia ancora 22 orbite ravvicinate, durante la quale scatterà foto con una risoluzione mai ottenuta prima. Ogni orbita, dalla durata di una settimana circa, permetterà di addentrarsi nella zona tra l’atmosfera del pianeta e gli anelli interni; nessuna sonda si era mai spinta fino a questo punto.
Un “mare” di scienza
Diverse sono state nel corso degli anni le scoperte effettuate dalla sonda. Senza dubbio ricordiamo la prima discesa su Titano, in cui è stato possibile rivelare i laghi di metano; o ancora la scoperta di un oceano sotto la crosta di Encelado. Tuttavia, dopo tante scoperte e tanti kilometri, la sonda è a corto di carburante. Gli scienziati, per preservare le lune che potrebbero ospitare vita, hanno optato per lo schianto contro Saturno. Ma sarebbe errato pensare che la missione di Cassini sia finita qui. Anzi, sta per iniziarne un’altra! Nei prossimi mesi infatti Cassini indagherà la struttura interna del pianeta con una precisione senza precedenti; tenterà inoltre di stabilire l’origine degli anelli del gigante gassoso finché il 15 settembre, durante la discesa nell’atmosfera di Saturno, smetterà di inviare dati.
Cassini, we did it!
Sebbene vi avessimo già parlato della missione Cassini, la notizia odierna è un’altra, ed è veramente eccezionale. La comunicazione è arrivata alle 9:05 di questa mattina: gli scienziati hanno annunciato che il primo dei 22 passaggi tra gli anelli è andato a buon fine. La sonda si è massa infatti in comunicazione con l’antenna di Goldstone, negli USA, per la gioia degli scienziati e di tutti i fans della sonda. I primi scatti? Sono già arrivati (ve ne mostriamo uno qui sotto)! E ce ne aspettano molti altri! Qui potrete osservare la comunicazione tra Cassini e le antenne radio sulla terra.
Cassini si avvia alla sua morte, ma di certo lo farà con stile. Stay tuned!
Copyright Foto: NASA
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