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Apple , bufera per i suggerimenti razzisti sul Vesuvio

Nelle ultime ore Apple è al centro dell’eco mediatico, specialmente nei social dove impazzano i post di utenti partenopei furiosi a causa dei suggerimenti che la tastiera degli iPhone dà mentre si scrive.

«Vendo IPhone 6S 64GB acquistato a fine Agosto 2016. prezzo vantaggioso perché Razzista. #AppleVesuvio».

«Cara @Apple ti amo dal 1987 non mi puoi fare questo correggi il bug!!! #AppleVesuvio».

«Senza parole. Ormai la discriminazione contro i napoletani raggiunge dei picchi impensabili. #AppleVesuvio »

Nel pomeriggio Radio Kiss Kiss Napoli ha scoperto che digitando la parola Vesuvio sui dispositivi Apple, tra le parole suggerite compare come primo risultato “lavali”.

Il riferimento è chiaramente parte del noto coro razzista, che purtroppo tutti conosciamo e per professionalità non ripeteremo. Dopo il tweet del programma radio, l’hastag #AppleVesuvio è rimbalzato su Twitter, dove sono sempre più numerosi i post di protesta degli utenti campani.

Vi è una spiegazione molto semplice: la tastiera di Apple, come quella Android e dei moderni OS sono dette tastiere predittive; quando scriviamo una parola ce ne viene proposta una tra quelle normalmente più usate.

Ad esempio, se scriviamo “ciao” vengono suggerita le parola “come”, con “buon” invece seguono “buongiorno” e “buonasera”. I vocaboli che ci vengono proposti dal nostro smartphone non sono casuali e vengono variati in base alle nostre frasi quotidiane e, nei casi più sofisticati, vengono raccolti dati per migliorare i suggerimenti.

In poche parole Apple assimila quello che gli utenti scrivono, basandosi  quindi  sulle frasi più usate.

Radio Kiss Kiss ha  comunque chiesto ad  Apple di  modificare questo suggerimento davvero poco elegante ma di fronte ad un dramma culturale nessuna multinazionale può cambiare nè sensibilizzare le persone ad un rispetto reciproco, al di fuori di inutili guerre para-idealistiche di antica esistenza poichè da nord a sud siamo tutti Italiani.