Proxima B

Alpha Centauri: Proxima B potrebbe sostenere vita aliena?

In orbita attorno alla stella Proxima Centauri, a circa 4200 anni luce da noi, troviamo il pianeta Proxima B. Osservazioni condotte dall’ European Space Observatory (ESO) hanno mostrano la possibilità di trovare le condizioni necessarie a sostenere la vita su di esso.

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Per molti aspetti simile alla Terra, l’esopianeta in questione è collocato nella fascia abitabile del sistema della propria nana rossa.

 

 

Grazie a queste caratteristiche, gli scienziati hanno modo di credere che vita aliena possa essersi sviluppata su di esso. In seguito a queste supposizioni, sono iniziati diversi studi riguardo al clima di Proxima B.

 

Tuttavia, oltre alle dimensioni simili alla Terra, Proxima B dovrà dimostrare di possedere un’atmosfera altrettanto paragonabile alla nostra.

“Complessivamente, i nostri risultati sono in accordo con i dati stimati precedentemente. La superficie di Proxima Centauri B potrebbe presentare temperature riconducibili alla presenza di acqua liquida su di esso.” – recentemente pubblicato su Astronomy & Astrophysics.

 

Come viene svolto lo studio del clima di Proxima B?

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Un primo passo nello studio del clima dell’esopianeta è stato svolto dai ricercatori dell’University of Exeter.

Stando alla posizione di Proxima B rispetto alla propria stella, la quantità di luce ricevuta dovrebbe essere adatta alla conservazione di acqua allo stato liquido.

Proxima B

Alcuni dei principali dati relativi a Proxima B e alla sua stella.

 

I ricercatori hanno inoltre creato un modello simulato dell’esopianeta, così da paragonare i dati climatici con quelli terrestri.

Il risultato? Proxima B potrebbe avere temperature stabili, capaci di far prosperare forme di vita aliene.

 

Cosa ci dice veramente la simulazione?

Ovviamente la simulazione non rappresenta una certezza, tuttavia rappresenta il primo passo verso la comprensione del clima degli esopianeti.

“Una delle caratteristiche che distingue maggiormente questo pianeta dalla Terra è che la luce di Proxima Centauri si avvicina di più all’infrarosso. A queste frequenze, la luce interagisce in maniera molto incisiva con il vapore acqueo e l’anidride carbonica nell’atmosfera.” – James Manners, coautore dell’articolo.

 

In conclusione, questi studi non serviranno solamente a comprendere la situazione climatica di Proxima B. Infatti, sarà ugualmente importante per prevedere i futuri cambiamenti sul nostro stesso pianeta.

 

 

Fonte: Go.newsfusion