cyber crimine

10 milioni di italiani vittime di cyber crimine ogni anno

Con lo sviluppo della tecnologia abbiamo assistito anche a una diffusione del cyber crimine. Inoltre, la scarsa conoscenza delle pratiche di difesa da tali crimini porta molte persone a tenere comportamenti rischiosi, che spesso portano a gravi conseguenze.

Per prima cosa bisogna essere consapevoli dei pericoli che si possono trovare in rete, o collegati a essa. Ci sono infatti vari tipi di minacce, dal phishing ai malware, che possono creare grossi problemi alla vittima. Oltre ai classici avvertimenti, cioè non scaricare file sospetti, non seguire link di email sospette o non visitare siti poco affidabili, si può ricorrere a un software antivirus.

Il rapporto sul cyber crimine, secondo Norton

Proprio Norton, software antivirus di Symantec, ha diffuso i dati raccolti nel Norton Cyber Security Insights Report del 2015. I risultati sono sconvolgenti, si parla di 54.47 milioni di consumatori europei vittime di crimini informatici e di questi oltre 10 milioni in Italia. Ciò indica che circa una persona su sei, in Italia, è stata vittima di cyber crimine nel corso del 2015. Secondo l’intervista il tempo medio necessario per riparare ai danni è stato di 11 ore a vittima, per un totale di 1.6 miliardi di euro di spese legate a ciò. Tuttavia, a causa della cultura della sicurezza informatica ancora poco diffusa nel nostro paese, molti continueranno a esporsi agli stessi rischi, con comportamenti incauti.
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Norton ha anche diviso la popolazione per fasce di età e per ruolo sociale. Il risultato è che i genitori sono la categoria più colpita dal cyber crimine, con il 36% dei casi. Seguono i Millennials, ovvero i giovani, con il 35%, e i Frequent Travelers, con il 34%. In particolare, è emerso che il cyber crimine più diffuso, con il 17% dei casi, sia la compromissione di account, a causa dell’utilizzo di password non sicure o prevedibili (34%) oppure a causa della mancata identificazione delle email di phishing (35%). Infine in Italia la percentuale di dispositivi non protetti da antivirus è superiore alla media, con il 43% contro il 35% degli altri paesi coinvolti nel sondaggio.

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